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Spam a febbraio 2013: gli spammer sono tornati al lavoro

25 marzo 2013

Spam a febbraio 2013: gli spammer sono tornati al lavoro

Dopo una pausa di diversi mesi, gli spammer hanno intensificato nuovamente la loro attività nel mese di febbraio. Secondo i dati di Kaspersky Lab, la quantità di spam nel traffico mail è cresciuto di circa 13 punti percentuali, con una media del 71% al mese. Un dato superiore alla media di gennaio e agli ultimi tre mesi del 2012.

L’Italia è stato uno dei paesi più colpiti dalle email nocive nel mese di febbraio. Le rilevazioni antivirus nella posta sono cresciute dal 9,4 %, al 14,4%, facendo scendere alla seconda posizione gli Stati Uniti dopo molto tempo.

Le false notifiche da parte delle diverse organizzazioni finanziarie rimangono uno degli strumenti più diffusi per la distribuzione dei malware tramite mail. Questo metodo è molto popolare in Italia, dove gli spammer il più delle volte utilizzano il Trojan-Banker.HTML.Agent.p, entrato al 2°posto nella Top 10 di febbraio come malware più diffuso. Questo Trojan appare sotto forma di pagina in formato HTML, imitando i form di registrazione delle banche o dei sistemi di pagamento.

Una delle aziende più colpite dai truffatori è Google. Nel mese di febbraio, questi hanno lanciato un mailing di massa che includeva il nome Google, per informare gli utenti che il loro curriculum era stato preso in considerazione. Per evitare incomprensioni, il destinatario veniva incoraggiato ad aprire il file allegato per verificare che il proprio curriculum fosse corretto. L'attacco consisteva in un malware sotto forma di archivio zip, progettato per rubare le password e altri dati riservati dal computer dell'utente.

Nel corso del mese abbiamo assistito ad importanti cambiamenti nella diffusione delle fonti di spam. Nel mese di febbraio, la Corea del Sud è stato il paese che inviato più mail di spam agli utenti europei.Il volume delle email indesiderate prodotto da questo paese è cresciuto di 27,7 punti percentuali, con una media del 50,9%. Il mese scorso il paese primo in classifica era la Cina (3%), che è scesa al 6° posto nel mese di febbraio con un calo di 36,6 punti percentuali. Questi importanti cambiamenti delle quote di spam prodotte da questi due paesi è la conseguenza del fatto che un gruppo di spammer ha iniziato la distribuzione da una botnet diversa.

Nel mese di febbraio, gli Stati Uniti hanno superato il rating delle principali fonti di spam in tutto il mondo. La quantità di spam inviato dalla Cina è diminuito, scendendo al secondo posto. Come è avvenuto nel mese di gennaio, anche a febbraio la Corea del Sud si è posizionata al terzo posto.

Fonti di spam per ogni paese

“Questo aumento della quantità di spam nel mese di febbraio segna l'inizio di una nuova tendenza. Ciò è stato probabilmente causato da un calo della quota di email spazzatura durante le vacanze di gennaio, quando molti dei computer che costituiscono le botnet utilizzate per distribuire lo spam sono stati disattivati. Inoltre, la percentuale di messaggi indesiderati nel mese di febbraio era leggermente più bassa rispetto alla media nel 2012. In ogni caso, non ci aspettiamo ulteriori cambiamenti significativi nel prossimo futuro", ha dichiarato Darya Gudkova, Head of Content Analysis & Research di Kaspersky Lab. “Di particolare interesse in questo momento, è il fatto che la maggior parte degli allegati nocivi presenti nelle email di spam sono programmi progettati per rubare le credenziali degli utenti sui sistemi di online banking. Essi appaiono come pagine in formato HTML, che imitano i form di registrazione. Gli utenti devono prestare particolare attenzione a queste e-mail e gli allegati non devono essere aperti".

La versione completa dello Spam Report di Febbraio 2013 di Kaspersky Lab è disponibile su securelist.com.

Link utili

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