Threads o non Threads? Questo è il dilemma (sulla privacy)
Si discutono questioni legate alla privacy su Threads e l’opportunità di aprire un profilo sul clone di Twitter lanciato da Zuckerberg.
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Si discutono questioni legate alla privacy su Threads e l’opportunità di aprire un profilo sul clone di Twitter lanciato da Zuckerberg.
Cosa sono gli stalkerware, quanto è diffuso il problema, e qual è la relazione tra la violenza domestica e quella digitale.
Uno studio recente mostra che anche gli smartphone Android “puliti” raccolgono molte informazioni sui loro proprietari.
Come rispondere alle richieste di tracciamento su iOS, iPadOS e tvOS 14.5? Oppure meglio rinunciare completamente al tracciamento delle app?
Alcuni ricercatori hanno creato un’estensione per conoscere quali informazioni raccolgono i siti web con lo scopo di elaborare un’impronta digitale del browser.
Ecco come individuare un’app di spionaggio sullo smartphone in tre mosse.
I dipendenti paranoici e i partner gelosi possono spiarvi. Le buste di patatine è meglio lasciarle agli eroi dei film.
Nell’ultimo film di Terminator, Sarah Connor è protetta dal tracking sul suo telefono?
La verità a proposito del recente bug nei prodotti Kaspersky per utenti privati, che è stato già corretto.
I creatori di pubblicità via e-mail e di spam vogliono sapere se leggete i loro messaggi. Ecco come proteggervi dal cosiddetto e-mail tracking.
I siti Internet registrano i vostri click, i tasti che digitate e tanto altro.
Le telecamere nei palazzi, nelle aree pubbliche e anche a casa ci spiano senza che noi lo sappiamo e senza il nostro consenso. Cosa possiamo fare al riguardo?
Se possedete un dispositivo Apple, vi conviene perdere qualche minuto per impostare i servi-zi di localizzazione. Proteggerete la vostra privacy e allungherete la durata della batteria.
Sapevate che alcune app su vostro iPhone o iPad tracciano la vostra posizione, accedono alla vostra fotocamera e al calendario, e altro? Nella prima parte di questa storia, vi mostreremo come disattivare il tracking usando le impostazioni di privacy di iOS.
Sapete quante società vi tracciano mentre visitate un singolo sito web? La risposta potrebbe sorprendervi.
Quando l’utente cerca un qualsiasi prodotto online, subito appaiono decine di annunci pubblicitari che promuovono articoli simili. È così che funziona il cosidetto “contextual advertising”.
l Malvertising è un termine ambiguo e si riferisce a certe pubblicità online dannose, alcune causano infezioni malware, mentre altre tracciano l’attività degli utenti.
Nel XX secolo molti racconti polizieschi iniziavano con una scena in cui il protagonista notava che una persona sospetta lo stava seguendo. L’interesse verso questa persona doveva essere molto forte perché all’epoca era molto dispendioso monitorare qualcuno. Secondo la recente (e decisamente non fittizia) pubblicazione apparsa in “The Yale Law Journal”, un inseguimento realizzato da un gruppo di detective professionisti potrebbe costare sui 200 euro all’ora.
Il tracking online viene utilizzato da molte agenzie pubblicitarie per proporre prodotti ai consumatori e creare pubblicità su misura. Si tratta oramai di una tecnica pervasiva e persistente, che ha scatenato numerose polemiche. Le agenzie pubblicitarie in genere, per fare ciò, installano una piccola quantità di dati sul browser. Questi dati sono conosciuti come cookie. Una nuova ricerca realizzata dalla Stanford University ha dimostrato che l’accelerometro, presente in molti cellulari, produce alcune misure univoche e indentificabili che le aziende potrebbero sfruttare per tracciare in maniera accurata e affidabile gli utenti; questa eventualità ha naturalmente attirato l’attenzione dei difensori della privacy.
Ormai praticamente tutti sanno che è necessario proteggere i computer dai virus. Purtroppo, però, poche persone sono a conoscenza dei comportamenti corretti da adottare per proteggere la propria vita online,