Chiedi all’esperto: Vitaly Kamluk e il suo lavoro presso l’INTERPOL
Vitaly Kamluk risponde ai lettori di Kaspersky Daily e ci racconta del suo lavoro presso l’INTERPOL e molte altre curiosità sulle indagini e sui crimini informatici
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Vitaly Kamluk risponde ai lettori di Kaspersky Daily e ci racconta del suo lavoro presso l’INTERPOL e molte altre curiosità sulle indagini e sui crimini informatici
Facebook attira l’interesse di molti cybercriminali. Kaspersky Lab ha avviato una collaborazione con Facebook per proteggere gli utenti.
Le banche continuano a sborsare un sacco di soldi per rimborsare i clienti vittima di una frode infromatica o clonazione di carta di credito. Nasceranno nuovi metodi di protezione? Come saranno le carte di credito del futuro?
Nella prima parte abbiamo parlato delle tecniche utilizzate dai ladri di carte di credito. Oggi descriveremo come i cybercriminali eseguono i loro metodi più rischiosi.
Rivediamo i tweet sulla sicurezza che hanno meglio rappresentato l’anno appena trascorso.
Kaspersky Lab ha scoperto una complessa campagna di spionaggio denominata Darkhotel, attiva da più di 7 anni, e che si annida in molti hotel di lusso asiatici.
Alcuni hacker, sfruttando un Trojan dal nome russo Tyupkin, sono riusciti a prelevare denaro senza accedere ai conti bancari.
La Ice Bucket Challenge, la campagna lanciata per raccogliere fondi per la SLA, ha raggiunto un livello di viralità tale che non ci stupisce che anche i cybercriminali abbiano iniziato ad approffittarne.
Si è ormai concluso anche luglio ed è arrivato il momento di dare un’occhiata all’andamento dell’eterna battaglia tra cybercriminali e forze dell’ordine.
Siamo a giugno ed è arrivata finalmente l’estate. Ma i cybercriminali e le forze dell’ordine non vanno in vacanza. Diamo dunque un’occhiata ai principali arresti dello scorso mese.
Con la verifica in due passaggi sarà più difficile per un cybercriminale entrare in un account online. Tuttavia, che cos’è esattamente e quando bisognerebbe usarla?
Maggio è stato un mese ricco di buone notizie, ovvero di numerosi arresti di hacker e cybercriminali.
I criminali continuano a deliquere e le forze dell’ordine a metterli dietro alle sbarre. Questo succede ogni mese: vi presentiamo quindi i casi più interessanti di marzo.
Ci sono casi in cui un sito web viene compromesso dai cybercriminali e utilizzato per diffondere malware in rete. Ci sono vari metodi per portare gli utenti ai siti web dannosi, uno tra questi è il cosidetto “typosquatting”.
Come sempre, continuiamo a monitorare i progressi compiuti delle forze dell’ordine nella lotta contro il cybercrimine. Vi presentiamo dunque i principali arresti e casi del mese scorso.
Parafrasando Costin Raiu, direttore del dipartimento di ricerca di Kaspersky Lab, la grande maggioranza dei file dannosi appartengono alla categoria crimeware, programmi per computer il cui obiettivo è trarre profitto dal furto di credenziali, dati e risorse o ottenere direttamente denaro. La seconda categoria di software è disegnata esclusivamente per lo spionaggio informatico; questi programmi vengono utilizzati da una grande varietà di “attori” esperti in attacchi avanzati.
Oggigiorno si sente spesso parlare dei malware, questa minaccia che mette in pericolo le nostre attività quotidiane. Alcune tipologie di malware sono più pericolose di altre e interessano tutti, sia utenti privati che aziende. Infatti, anche le aziende possono essere attaccate dagli hacker dato che la proprietà intellettuale è un elemento chiave per una azienda. Advanced persistent threat (APTs) sono tra le minacce più pericolose che esistono nel panorama informatico di oggi.
Si è ormai concluso il mese di settembre ed è tempo di verificare i progressi ottenuti dalla forze di polizia di tutto il mondo e dalla comunità di esperti IT
Che cosa significa esattamente essere un cybercriminale? Beh, senza entrare troppo nei dettagli sul cosa sia e cosa non sia considerato “crimine cibernetico”, cerchiamo piuttosto di capire che cosa rende
Il cybercrimine non ha confini. Anzi, per essere più precisi, i cybercriminali sfruttano i confini nazionali per i loro scopi: ad esempio, rubano in un paese, trasferiscono i soldi in
Noi di Kaspersky Lab seguiamo sempre con molto interesse il lavoro delle forze dell’ordine di tutto il mondo nella lotta contro il cybercrimine. Sono molti i cybercriminali che finiscono dietro