Una settimana ricca di notizie: Internet Explorer e gli Zero Days
Microsoft Internet Explorer e lo zero-day che ha colpito Adobe Flash Player hanno rimpiazzato OpenSSL Heartbleed: scoprite la notizie principali di questa settimana.
532 Articoli
Microsoft Internet Explorer e lo zero-day che ha colpito Adobe Flash Player hanno rimpiazzato OpenSSL Heartbleed: scoprite la notizie principali di questa settimana.
Aprile è stato un mese ricco di notizie e novità nel campo della sicurezza informatica. Dalla fine del supporto a Windows XP a Heartbleed: sono molte le notizie che ci hanno tenuti occupati qui a Kaspersky Lab. Se questo mese vi siete persi qualche notizia o uno dei nostri post, vi offriamo ora un “ripassino”.
Proteggere i dispositivi mobili significa prendere in considerazione alcune funzionalità per proteggere la privacy, impostare restrizioni rispetto ai permessi che si concedono alle app, realizzare frequenti backup e molto altro ancora. Date un’occhiata alla nostra lista: le migliori app di sicurezza per Android.
Avete dei dati o dei contatti importanti nel vostro telefono e non volete che nessuno li veda? Noi conosciamo un modo per nasconderli dal telefono.
Dato che il numero di utenti che preferiscono Kaspersky Internet Security for Android è in continuo aumento, oggi vi offriamo le risposte alle domande e ai problemi più frequenti in ambito “mobile”, con la speranza che vi saranno utili.
La settimana scorsa abbiamo parlato dei servizi di messaggistica istantanea attenti alla sicurezza e alla privacy. Oggi abbiamo deciso di preparare una lista con le migliori app per iOS: queste app vi aiuteranno a proteggervi e a proteggere il contenuto del vostro iPhone.
È possibile comunicare su Internet senza che qualcuno entri nelle conversazioni di nascosto? Forse sì, vediamolo insieme.
Le funzioni crittografiche di hash reppresentano uno strumento molto utile; vengono utilizzate in molteplici casi, dalla verifica dell’identità all’individuazione dei malware, fino alla protezione dei file.
È stata individuata in OpenSSL una seria vulnerabilità di crittografia, che potrebbe mettere a rischio credenziali d’accesso e comunicazioni.
Volete conoscere le notizie di questa settimana? Sicurezza e privacy garantita da Aviator browser; Obama e la lotta contro la NSA; frodatori sfruttano l’MH 370 per mettere a punto una scam; ed è stato rilevato un altro Microsoft zero day.
Quella scorsa è stata una settimama ricca di notizie, tra cui alcuni veri e propri scoop. Abbiamo quindi deciso di raccogliere gli avvenimenti più importanti in un solo post.
Sebbene febbraio sia il mese più corto dell’anno, sono molte le notizie e le storie di cui vi abbiamo parlato e che avete potuto condividere. Diamo quindi un’occhiata i nostri migliori post del mese scorso.
Nonostante il recente scandalo, la conferenza RSA è tuttora considerata il più importante evento dell’industria della sicurezza informatica. Questo significa che l’evento attrae le menti più brillanti, i migliori manager e influencer (sebbene il Security Analysts Summit è ora considerato il più grande evento nel settore). Il modo migliore di avvicinarsi ed entrare a far parte dell’élite della community di esperti di sicurezza informatica è rimanere aggiornati sulle ultime tendenze, facendo ricerche e dedicandosi a delle letture… tante letture.
Smartphone Android già da tempo annunciati, biometrica, progetti per una maggiore diffusione di Internet e tante altre notizie dal Mobile World Congress di Barcellona.
La notizia sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook ha riempito i titoli dei giornali di tutto il mondo. La cifra è esorbitante: Facebook ha offerto circa 19 miliardi di dollari (13 miliardi di euro) per un’azienda con 450 milioni di utenti attivi, circa 30 euro a utente. Tenendo in considerazione la tariffa nominale pagata da ogni usuario di circa 1 euro è abbastanza facile dedurre che il flusso di entrare coprirà presto i costi di acquisizione.
Nel XX secolo molti racconti polizieschi iniziavano con una scena in cui il protagonista notava che una persona sospetta lo stava seguendo. L’interesse verso questa persona doveva essere molto forte perché all’epoca era molto dispendioso monitorare qualcuno. Secondo la recente (e decisamente non fittizia) pubblicazione apparsa in “The Yale Law Journal”, un inseguimento realizzato da un gruppo di detective professionisti potrebbe costare sui 200 euro all’ora.
La storia Naoki Hiroshima e della sua lettera a Twitter ha fatto il giro del mondo. Tale vicenda ha fatto emergere con forza la necessità di adottare un approccio olistico per la nostra sicurezza su Internet e ci ricorda che un account web potrebbe essere legato a altri account in modi imprevisti, portando con sé notevoli conseguenze.
Una nuova versione di Facebook per Android ha attirato l’interesse dell’opinione pubblica perché, tra i vari permessi richiesti, vi è anche quello di accedere agli SMS degli utenti. La preoccupazione sulla salvaguardia della privacy cresce ogni giorno di più. Gli sviluppatori hanno una spiegazione ragionevole per questa scelta, che non è comunque esente da critiche.
Il Bictoin è una cripto-valuta che ha acquisito grande popolarità negli ultimi mesi a causa dell’aumento repentino del suo prezzo, e ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Anche se al momento il valore di una singola unità è calato notevolmente, si tratta ancora di un’opzione piuttosto allettante per utenti e cybercriminali; questi ultimi in particolare seguono sempre la scia del denaro e il tema della cripto-valuta suscita loro particolare interesse.
Sembra che le renne di Babbo Natale potrebbero andare in pensione nel 2016: da qui a un paio d’anni, Amazon vorrebbe consegnare i regali di Natale impiegando i droni, gli aeromobili a pilotaggio remoto. Inoltre, la compagnia ha garantito che, con questa speciale modalità d’invio battezzata Prime Air, gli articoli acquistati arriveranno al destinatario in meno di mezz’ora. Ma si tratta di una realtà concreta, o ci sono troppi impedimenti affinché questa grande novità possa avere davvero un futuro?
Uno sviluppatore della città di Hull, Inghilterra, nascosto dietro lo pseudonimo DoctorBeet, ha scoperto, agli inizi di novembre, che la propria Smart TV della marca LG stava raccogliendo informazioni personali su di lui e la sua famiglia.