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Le password di Forbes nelle mani degli hacker siriani

l gruppo Syrian Electronic Army (SEA) ha colpito di nuovo e questa volta a pagarne le conseguenze sono stati gli utenti e i collaboratori del sito web Forbes.com. In totale sono 1.071.963 gli utenti interessati dalla violazione; il gruppo ha colpito (e affondato) il database che custodiva i loro indirizzi email e password, dati che poi sono stati anche condivisi pubblicamente. La violazione ha interessato anche la piattaforma di pubblishing dove tre articoli di Forbes sono stati plagiati e il blog dell’azienda messo K.O. Come ha potuto il gruppo siriano realizzare un colpo del genere e mettere in ginocchio una struttura così importante?

Password rubate

Due milioni di password rubate. E la vostra?

Qualsiasi password è di grande valore per i cybercriminali, che sia dell’account e-mail, dei vari profili sui social network o dell’account di home banking, in quanto ogni profilo o account può essere utilizzato per compiere attività criminali. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che il furto di password sia ormai una pratica molto diffusa. A volte i cybercriminali riescono a rubare le password dai server de grandi compagnie, mentre altre volte le recuperano direttamente dai dispositivi degli utenti. Alcuni ricercatori nell’ambito della sicurezza IT hanno scoperto di recente un enorme database contenente circa due milioni di password di ogni tipo, raccolte grazie alla botnet Pony. Il malware associato alla botnet ha infettato un computer, ha rastrellato tutte le password (salvate) da browser Internet, email e client FTP; i cybercriminali hanno poi ricevuto queste password mediante alcuni server proxy in modo tale da non rivelare la propria ubicazione. In questo attacco su larga scala sono riusciti a ottenere password di accesso ai servizi più diversi come Facebook, Yahoo, Gmail, Twitter e LinkedIn, più altri social network russi come Odnoklassniki e Vkontakte.

Password XXI secolo consigli

Le password del XXI secolo

In base alle norme di sicurezza informatica, praticamente ovunque (durante la creazione di un nuovo account, nella pagina di supporto tecnico di Facebook o persino nei regolamenti aziendali) si consiglia