Meitu, l’app di “editing fotografico di anime” sta facendo qualcosa a cui gli utenti forse non sapevano di essersi iscritti. Si è scoperto che l’app raccoglie tutti i tipi di dati degli utenti, inclusa la posizione, legge, cambia ed elimina i dati dalla memoria del vostro telefono, accede al vostro numero IMEI (identificativo unico per i telefoni) e molto altro ancora.
Tutto questo è un po’ preoccupante se si pensa che i creatori dell’app non dicono cosa fanno con i dati. Li usano a scopi pubblicitari o per qualche altra cosa? C’è la possibilità che tutto questo abbia a che vedere con la pubblicità (come molte altre cose al giorno d’oggi) ma è difficile dirlo dal momento che gli utenti sono all’oscuro delle finalità dell’app.
Let me get this straight…
All of you just installed a photo app from China that requires these permissions? Let me know how it works out. pic.twitter.com/wGDUYbRdSA— Greg Linares (Laughing Mantis) (@Laughing_Mantis) January 19, 2017
Come sempre, vi consigliamo di fare i compiti a casa quando si tratta di app del genere: controllate se l’app in questione ha davvero bisogno di questi permessi (ad esempio: un’app di condivisione delle foto ha bisogno di conoscere la vostra posizione?).
David Emm, principale ricercatore di sicurezza del team GReAT di Kaspersky Lab afferma: “quando si installa una nuova app, è facilissimo cliccare semplicemente su tutte le schermate di installazione, inclusa quella in cui vengono elencati tutti i permessi dell’app. Ma non è affatto una cosa saggia da fare: dovreste controllare attentamente per assicurarvi che un’app non chieda permessi di cui non ha bisogno per funzionare. E anche se ne “avesse bisogno”, non accettateli a meno che il fatto che l’app acceda a questa funzione o ai dati sul vostro dispositivo vi vada bene. Se pensate che l’app non abbia bisogno di accedere a nulla, non date il vostro consenso!”
Ricordate anche che potete controllare i permessi dell’app nelle versioni successive di Android utilizzando il menu delle impostazioni.