Durante l’evento Kaspersky NEXT di quest’anno sono state presentate ricerche e interventi da parte di alcuni dei più importanti esperti europei nel campo della cybersicurezza e dell’intelligenza artificiale. Dall’apprendimento automatico alla sicurezza dell’Internet delle Cose, passando per l’intelligenza artificiale, ecco cinque aspetti che sono stati analizzati durante l’evento di quest’anno, che si è svolto a Lisbona il 14 ottobre scorso.
L’intelligenza artificiale per un mondo più giusto
Avete mai pensato a quante decisioni abbiano preso le macchine fino a oggi? O quante di queste decisioni siano state prese in base al sesso, alla razza o al proprio background? È probabile che non vi rendiate nemmeno conto di quante decisioni vengano prese dall’intelligenza artificiale e non da un essere umano. Kriti Sharma, Fondatore dell’AI For Good, ci ha spiegato che gli algoritmi vengono usati continuamente per prendere decisioni su chi siamo e cosa vogliamo.
Kriti pensa che quello che dobbiamo fare per migliorare l’intelligenza artificiale sia mettere insieme persone provenienti da tutti i contesti, di tutti i sessi ed etnie. Potete vedere qui il suo intervento al TED sul perché i pregiudizi degli esseri umani influenzano le decisioni delle macchine.
L’impatto dell’assegnazione del genere sull’intelligenza artificiale
Pensate ad Alexa, Siri e Cortana. Cosa hanno in comune? Utilizzano voci femminili e sono state create per essere delle obbedienti servitrici. Perché? La tecnologia sta fomentando gli stereotipi? Due dibattiti sul genere e sull’intelligenza artificiale. Gli assistenti digitali hanno voci femminili perché, come stabilito da vari studi, le persone si sentono più a proprio agio con assistenti digitali dalla voce femminile. È anche questo un riflesso della società?
Quindi, cosa si può fare per combattere le disuguaglianze di genere nell’intelligenza artificiale? Forse usare una voce neutra o magari creare un genere per i robot e l’intelligenza artificiale? Oltre ad affrontare questo problema (come menzionato), è importante che ci siamo team diversi che si occupino di intelligenza artificiale, e che riflettano la diversità degli utenti.
https://twitter.com/kaspersky/status/1183739717965230087
Le persone si fidano più dei robot e meno delle persone
Un robot sociale è un sistema di intelligenza artificiale che interagisce con gli esseri umani e altri robot; e che a differenza di Siri o Cortana, ha una presenza fisica. Tony Balpaeme, professore di robotica all’Università di Gand, ha spiegato come i problemi legati ai robot e alle interazioni umane aumenteranno man mano che i robot diventeranno sempre più comuni.
Balpaeme ha esposto alcuni degli esperimenti scientifici condotti da lui e dal suo team. Ad esempio, hanno testato la capacità degli esseri umani rispetto a quella dei robot di estrarre informazioni sensibili (data di nascita, strada o città d’infanzia, colore preferito, ecc) che potrebbero essere utilizzate per reimpostare le password. La cosa divertente è che ai robot si tende a dare maggiore fiducia rispetto ad altri esseri umani, quindi le persone potrebbero essere più propense a rivelare loro informazioni sensibili.
Balpaeme ha anche presentato un esperimento di intrusione fisica. Un gruppo di persone incaricate della sicurezza di un edificio o di un’area ha permesso facilmente a un simpatico robot di entrare nella zona in questione. Non c’è motivo di credere che il robot sia sicuro, ma gli esseri umani pensano che sia innocuo, una tendenza altamente sfruttabile. Per avere maggiori informazioni sulla robotica sociale e sui relativi esperimenti, potete consultare Securelist.
https://twitter.com/kaspersky/status/1183683889514078209
L’intelligenza artificiale creerà deepfake molto convincenti
David Jacoby, membro del GReAT di Kaspersky, ha parlato di ingegneria sociale, in particolare di chatbot, intelligenza artificiale e minacce automatizzate. Con il tempo, le applicazioni di riconoscimento facciale e vocale potrebbero essere sfruttate attraverso l’ingegneria sociale o altri metodi vecchio stile.
Jacoby ha parlato anche dei deepfake, che stanno diventando sempre più difficili da rilevare. Il modo in cui possono influenzare le future elezioni e i notiziari rappresenta una delle principali preoccupazioni.
Il problema principale riguarda, comunque, la fiducia. Una volta perfezionata la tecnologia, di chi potrete fidarvi? La soluzione, ha sottolineato, sta nell’avere una maggiore consapevolezza: sia una buona istruzione, sia le nuove tecnologie potranno aiutare gli utenti a individuare i video falsi.
Sicurezza nella robotica: lo stato attuale
Dmitry Galov, altro membro del GreAT di Kaspersky, ha parlato del ROS (Robot Operating System), un framework flessibile per la scrittura dei software per robot. Come molti altri sistemi, il ROS non è stato creato pensando alla sicurezza e, naturalmente, contiene importanti problemi da questo punto di vista. Prima che i prodotti basati su ROS, come i robot sociali e le auto intelligenti, volino dalle aule universitarie alle braccia dei consumatori, i loro creatori dovrebbero affrontare questi problemi. In effetti, una nuova versione di ROS è in fase di sviluppo. Potete leggere di più nel report di Galov.
Consiglio bonus: utilizzate i preservativi per USB
Marco Preuss e Dan Demeter, membri del GReAT di Kaspersky, hanno parlato di come le persone si proteggano dagli hackeraggi durante i viaggi di lavoro. Avete considerato che ci potrebbero essere telecamere nascoste, bug e specchi bidirezionali nella vostra camera d’albergo?
Per i più paranoici, questo post contiene alcuni consigli di sicurezza per i vostri viaggi. Preuss e Demeter, inoltre, hanno parlato dell’importanza (se siete davvero paranoici) di usare un “preservativo” per USB. Sì, esistono davvero, e il loro uso è analogo a quelli normali: se state per ricaricare il vostro telefono utilizzando una porta USB sconosciuta, vale la pena proteggere il vostro dispositivo con questo piccolo accessorio. Fortunatamente, a differenza dei preservativi normali, sono riutilizzabili.
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