Si possono hackerare gli aerei?

Un rappresentante del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America ha affermato di essere riuscito a violare la sicurezza di un Boeing 757.

Immaginate un aereo: grande, con le sue ali e tanti passeggeri. Vi siete fatti un’idea, no? Un aereo può essere hackerato, o così sembra. Tale eventualità era già stata contemplata in passato e da varie persone; un aereo è praticamente una rete di computer, alcuni dei quali sono connessi a Internet. Ebbene, tale eventualità  sembra essere reale.

L’annuncio è stato fatto da un rappresentante del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America. Nell’arco di due giorni, Robert Hickey è riuscito ad ottenere l’accesso ai sistemi interni di un aereo “parcheggiato” in un aeroporto, senza potervi entrare fisicamente o senza l’aiuto di una “talpa”. Inoltre, ha impiegato strumenti che potevano entrare e uscire perfettamente da un aeroporto, niente di speciale quindi.

Hickey è riuscito ad hackerare un Boeing 757, modello di velivolo fuori produzione dal 2004 ma che molte compagnie aeree continuano ad utilizzare, tra cui tre molto importanti negli Stati Uniti e nel mondo, ovvero Delta, America Airlines e United Airlines. Non sono stati rivelati i dettagli dell’operazione di hackeraggio, avvenuta un anno fa e solo ora resa pubblica. Hickey ha solo fatto trapelare di aver utilizzato le “comunicazioni via radio frequenza”.

Dopo il report di Hickey. Boeing ha emesso un comunicato affermando che nel modello 757 non ci sono vulnerabilità informatiche. In ogni caso, sembra che l’industria dell’aviazione debba iniziare a preoccuparsi della cybersicurezza. Solo qualche anno fa, l’idea di hackerare un’automobile sembrava così lontana. poi Charlie Miller e Chris Valasek hanno hackerato una Jeep e tutto è cambiato. Sono seguite altre ricerche dello stesso tipo su altri modelli di auto. Nel mondo dell’aviazione potrebbe accadere la stessa cosa.

Black Hat USA 2015: come hackerare una Jeep – Il racconto completo

È assolutamente fondamentale che i veicoli ultra tecnologici come auto e aerei utilizzino sistemi che non permettano di fare qualcosa che non sia stato già previsto dai loro creatori. E solo un sistema operativo protetto e sviluppato tenendo in considerazione la cybersicurezza può garantire tutto ciò. È quanto ha fatto, ad esempio, AVL in collaborazione con Kaspersky Lab. Tale partnership ha messo in sicurezza le unità di comunicazione delle automobili con attivo Kaspersky OS.

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