Ieri, in una soleggiata Barcellona, ha aperto i battenti il Mobile World Congress, uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello mondiale. Già da subito sono state presentate grandi ed entusiasmanti novità, alcune delle quali potrebbero avere delle ripercussioni nel campo della sicurezza IT.
All’inizio della prima giornata, Nokia ha parlato della sua nuova linea di smartphone di fascia bassa (costo 29 euro), tutti con possibilità di connettersi ad Internet e ai social network. Il modello completamente touch meno caro dell’azienda finlandese, il Nokia Asha 230, costa 45 euro, un prezzo altrettanto interessante.
Tuttavia, la notizia più sensazionale (anche se già “spoilerata” nei giorni scorsi) riguarda i nuovi modelli Nokia X, X+ e XL, con sistema operativo Android. Fanno parte dell’Android Open-Source Project: sono telefoni Android a tutti gli effetti ai quali sono stato tolti i servizi Google. Su questi smartphone Google Play, Google Maps, Google Music, G+ Drive e Gmail sono sostituiti da Nokia Store, HERE Maps, Mix Radio, OneDrive (ex SkyDrive) e Outlook.
La famiglia di telefoni X della Nokia supporterà qualsiasi app per Android che non richieda l’utilizzo di servizi Google. È possibile anche il sideload delle applicazioni (ovvero l’istallazione da file .apk): si tratta di una cattiva notizia dal punto di vista della sicurezza, perché rende questa nuova gamma di smartphone più vulnerabili ai malware. Per fortuna, Kaspersky Internet Security for Android sarà presto disponibile nell’Android Store di Nokia.
L’evento più importante della giornata è stato l’intervento di Mark Zuckerberg, il quale si è concentrato sull’iniziativa (a scopo benefico) di rendere Internet un servizio disponibile per la maggior parte della popolazione del pianeta. Zuckerberg ha dichiarato che solo un terzo della popolazione mondiale ha accesso a Internet, mentre il resto è soggetto a limitazioni economiche, analfabetismo o non esiste una rete mobile adeguata. L’iniziativa Internet.org, proposta da Ericsson, Facebook, MediaTek, Nokia, Opera, Qualcomm e Samsung mira proprio a colmare questo divario. Naturalmente si è parlato anche della recente acquisizione di Whatsapp da parte del gigante di Palo Alto; Zuckerberg ha confermato che Whatsapp continuerà ad operare in maniera indipendente e senza problemi per gli utenti (si riferiva soprattutto alla pubblicità o alla rimozione di alcune opzioni sulla privacy). Continuerà a vigere anche il sistema di cancellazione dei messaggi dai server una volta arrivati a destinazione. Zuckerberg ha aggiunto che nei prossimi cinque anni il team di Whatsapp si concentrerà sul miglioramento del servizio e sulla crescita del bacino d’utenza. In ogni caso Jan Koum, fondatore di Whatsapp, aveva già annunciato ai giornalisti l’implementazione nel breve periodo del servizio di chiamate vocali.
Cosa hanno in comune i nuovi telefoni Nokia e Internet.org? Entrambi cercano di attirare nuovi utenti per il Web. Sebbene si tratti di progetti interessanti oltre che utili, bisogna ricordare che Internet può essere un luogo pericoloso; per questo i fondatori di Internet.org dovrebbero pensare a come educare i nuovi miliardi di utenti che si affacceranno alla navigazione per la prima volta, mettendoli in guardia da eventuali trappole come il phishing.
La maggior parte delle aziende che si occupano di sicurezza informatica ha sviluppato app per garantire la protezione e la gestione dei dispositivi mobili. Uno degli argomenti che più interessano i consumatori dal punto di vista della sicurezza è la biometria. Seguendo l’esempio di Apple, alcuni vendor di hardware e software hanno dichiarato la propria intenzione di sostituire le password, spesso scomode e inaffidabili, con altri sistemi più moderni.
A fine giornata, Samsung ha presentato il nuovo e tanto atteso Galaxy S5. Oltre a una fotocamera integrata da 16 megapixel dalle caratteristiche migliorate, l’hardware del nuovo smartphone della casa comprende un sensore biometrico grazie al quale l’utente dovrà far scorrere il dito sullo schermo per poterlo sbloccare. Questo sistema potrebbe essere utilizzato anche per i pagamenti via smartphone grazie alla partnership con PayPal. Samsung ha anche implementato un blocco digitale (anch’esso protetto dall’impronta) per evitare la perdita di dati accidentale.
Gli altri smartphone non dotati del riconoscimento dell’impronta digitale utilizzano la fotocamera come parametro biometrico principale, che non viene applicato solo al riconoscimento facciale. Alcuni software, ad esempio, propongono nuove tecnologie basate sul riconoscimento oculare. La risoluzione della fotocamera non è sufficiente per la scansione dell’iride, ma si può fare una sorta di mappatura dei capillari all’interno dell’occhio, anch’essa unica per ogni essere umano. HoyosID, azienda startup del settore, vorrebbe sostituire tutte le password degli utenti con uno scanner oculare e facciale, da installare nello smartphone e sul computer. In ogni caso, questo sistema deve essere analizzato da esperti indipendenti per individuare eventuali vulnerabilità.
Anche quest’anno Kaspersky Lab partecipa al Mobile World Congress. Questo pomeriggio parleremo dei nostri prodotti e servizi dedicati ai dispositivi mobili, per cui vi consigliamo di dare un’occhiata al nostro blog per futuri aggiornamenti.