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Se sei un utente abituale di DropBox ti sarai certamente reso conto che questa estate la tua casella di posta in arrivo si è riempita di spam. Bene, anche DropBox se ne è accorto (grazie alla segnalazione di molte persone scontente) e ha detto che il problema è già stato risolto.
Lo Store dell’Azienda di file immagazzinati su Cloud, ha aggiunto nello scorso Agosto due nuovi step alle operazioni di login per ostacolare l’attività degli hacker. Per ora è un passaggio facoltativo. Gli utenti che vogliono aggiungere questa funzionalità, lo potranno fare dopo essere entrati nel proprio account Dropbox e cambiando le proprie Impostazioni nella Sezione di Sicurezza.
Gli utenti hanno inoltre la possibilità di abilitare il secondo passaggio di verificazione reinserendo la password e chiedendo la ricezione di un codice di sicurezza che verrà inviato via SMS oppure attravero un’applicazione mobile.
Gli utenti DropBox che scelgono il messaggio di testo, riceveranno il codice di sicurezza sul proprio telefonino che dovrà essere reinserito ogni volta che si accede al sito. Coloro che preferiscono l’applicazione mobile, riceveranno alcuni codici usa e getta da inserire ogni volta che effettuano il login.
La decisione di aggiungere questa nuova misura è stata presa dopo che gli utenti di DropBox, all’inizio di questa estate, hanno iniziato a ricevere spam di tipo casinò e gioco d’azzardo. DropBox, dopo essersi rivolto ad una azienda di sicurezza per verificare il problema, scoprì che la sua stessa sicurezza era stata compromessa e che un file con dati personali, appartenente a un suo impiegato, era stato craccato.
Dalla sua nascita, nel 2008, Dropbox ha guadagnato circa 50 millioni di utenti. Con il suo popolare sistema di immagazzinamento di file basato su cloud, permette la condivisione di grandi documenti da ogni computer e dispositivo mobile sul quale sia stata installata una cartella DropBox. L’incidente di pirateria di questa estate ha rappresentato un punto negativo per DropBox. Tuttavia non è l’unica compagnia ad aver aggiunto due fasi di autentificazione tra le loro opzioni di login – lo scorso anno, Google ha adottato alcune misure simili.
