Come molti di voi forse sapranno, dal 2010 Kaspersky Lab è sponsor ufficiale di Ferrari sia nella serie Challenge che in Formula 1. Da oggi, e per la durata di 5 anni, possiamo orgogliosamente annunciare che siamo diventati partner tecnologici della casa di Maranello: Kaspersky Lab proteggerà le workstation, i computer e i server sia della Gestione Industriale che della Gestione Sportiva.
Ferrari ha iniziato a condurre test sul nostro software l’anno scorso: l’ambiente tecnologico della prestigiosa azienda italiana è assai complesso e deve affrontare un numero enorme di sfide e criticità. Vittorio Boero, CIO di Ferrari S.p.A., ha affermato che la soluzione offerta da Kaspersky Lab ha dimostrato di essere la più adatta nel soddisfare i requisiti, severissimi, posti da Ferrari. Ciò che è stato apprezzato sopra ogni cosa è stata la capacità di Kaspersky Lab di proporre una soluzione di sicurezza fatta su misura e capace di evitare conflitti con le centinaia di altri software installati nei sistemi di Ferrari.
Per cominciare, Kaspersky installerà il proprio software di protezione dalle minacce IT su 4000 macchine e dispositivi appartenenti al network Ferrari in giro nel mondo, con la possibilità di estendere questo numero in un futuro prossimo.
Boero ha aggiunto che si augura fortemente che tra le due aziende si verifichi quello scambio di conoscenze con il quale possano realizzarsi vantaggi e benefici per entrambe le case, quella di Maranello e quella di Mosca.
Aldo del Bo’, AD di Kaspersky Lab Italia e Mediterraneo nonché manager che è stato coinvolto nella partnership con Ferrari sin dagli inizi, commenta la meravigliosa notizia di cui stiamo scrivendo con parole perfette, che vorremmo scegliere come motto della partnership: “La nostra tecnologia aiuta Ferrari a vincere la gara contro le minacce IT”.
Quindi, cari lettori, siamo sicuri che capirete quanto felici ed emozionati siamo nell’annunciare che da oggi siamo i fornitori di sicurezza IT di Ferrari S.p.A.
Per ultimo, ma non per importanza, vogliamo riportare un commento piuttosto interessante: alla domanda di un giornalista sulla possibilità di integrare, in futuro, il nostro software anti-virus direttamente sulle automobili, la risposta di Boero è stata: “Perché no?”.