Dall’avvento delle criptomonete, truffatori di ogni genere hanno cercato di arricchirsi mediante il furto di queste valute virtuali. I criminali informatici ingannano sia gli acquirenti di attrezzature per il mining, sia i criptoinvestitori: in questo post vi segnaliamo una truffa rivolta agli utenti del crypto-exchange Luno.
Cos’è Luno?
L’exchange di criptovalute Luno esiste dal 2013 e, ad oggi, ha all’attivo più di 5 milioni di clienti in 40 paesi. Luno si concentra principalmente sui mercati emergenti, permettendo agli utenti di paesi come Singapore, Malesia, Indonesia, Sud Africa e Nigeria di acquistare token utilizzando la valuta locale. Luno è un exchange centralizzato (CEX), il che significa che le chiavi del crypto-wallet dei clienti sono memorizzate nell’exchange stesso. In genere, tali siti sono ben protetti contro l’hacking e le fughe di dati. Tuttavia, la protezione degli account diventa molto più difficile quando i proprietari rivelano le proprie credenziali di accesso ai criminali informatici.
Una tecnica di phishing piuttosto semplice
I cybercriminali che hanno preso di mira Luno non hanno di certo scoperto l’acqua calda. Piuttosto, hanno impiegato il metodo collaudato di sfruttare il desiderio delle persone di ottenere criptovaluta gratis: inviano alle potenziali vittime messaggi un’e-mail, che sembra provenire dal team di Luno, secondo la quale nei loro dati di profilo c’è un pagamento in arrivo ma “in sospeso a causa di un errore”. Il messaggio include un link per gli utenti su cui cliccare per risolvere il problema.
Come succede solitamente in un attacco phishing, i cybercriminali hanno falsificato l’indirizzo del mittente, in modo tale che il messaggio sembri plausibile. Lo strano indirizzo del link che si nasconde sotto il pulsante, che non assomiglia affatto a luno.com e si trova nella zona di dominio .ar (Argentina), il che dovrebbe destare sospetti.
Se la vittima non nota questa discrepanza e clicca semplicemente, il link la porta lungo una catena di reindirizzamenti, per arrivare a una falsa pagina di login di Luno. La pagina è molto simile nel design al sito vero ma i criminali informatici non hanno nemmeno provato a mascherare l’URL, evidentemente contano sulla disattenzione dell’utente.
Per evitare che la vittima sospetti che ci sia qualcosa che non va, i truffatori impostano anche severi requisiti di sicurezza. Ad esempio, per accedere al sito falso, è necessario inserire una password robusta con gli stessi requisiti rigorosi della piattaforma ufficiale.
Quando la vittima inserirà le sue credenziali e cercherà di accedere, sullo schermo visualizzerà un errore 403 Forbidden, e nient’altro. Invece, nel frattempo i cybercriminali si sono impossessati della password e hanno ottenuto l’accesso alla criptovaluta della vittima.
Come difendersi dal crypto-phishing
Il phishing rimane un metodo valido per rubare account e denaro sulle piattaforme di criptovalute. Detto questo, conoscere alcune semplici regole aiuterà a minimizzare il rischio di essere raggirati.
- Siate vigili. Messaggi inaspettati su grandi trasferimenti di criptovalute, regali e vincite sono quasi sempre uno specchio per le allodole;
- Controllate attentamente l’URL nella barra degli indirizzi prima di inserire le credenziali. Lo spoofing di siti web è una tecnica comune di phishing;
- Non fidatevi dei link presenti nelle e-mail. Piuttosto, salvate tra i preferiti gli URL dei wallet di criptovalute, degli exchange e di altri servizi importanti, e apriteli usando i vostri segnalibri;
- Usate una password unica per ogni servizio di criptovaluta (e anche per tutti gli altri siti e servizi), di modo che l’hackeraggio o una fuga di dati su una risorsa non influisca sugli altri account;
- Installate una soluzione antivirus affidabile per proteggervi dal phishing. Per esempio, i moduli anti-phishing e anti-truffa integrati di Kaspersky Internet Security, avvisano in tempo utile gli utenti delle presenza di siti potenzialmente pericolosi.