C’è una parola che sta facendo il giro del mondo, o meglio, un acronimo di tre lettere: VPN. Sapete cos’è una VPN? Se la risposta è no, abbiamo pubblicato molto materiale in merito. Sapete perché avete bisogno di una VPN? Se anche in questo caso la risposta è no, abbiamo trattato in passato anche questo argomento.
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Bene, ora che avete raccolto informazioni su cosa sia una VPN e perché ne abbiate bisogno, dovete sapere che ci sono decine e decine di provider VPN, alcune sono soluzioni gratuite, altre invece anche piuttosto costose, altre ancora sono una via di mezzo. Qual è la soluzione più adatta alle vostre esigenze?
Ci possiamo fidare del provider?
Una VPN, per usare immagini semplici, è come una specie di tunnel. Il vostro computer si trova alla fine di questo tunnel mentre il server all’altra estremità del tunnel (ovvero il nodo di uscita della VPN). Il computer è di vostra appartenenza e spetta solo a voi preccuparvi della sua sicurezza. Tuttavia, il nodo di uscita appartiene al provider della VPN, provider che sceglie i propri algoritmi crittografici e i protocolli VPN; perciò la sicurezza del server e del tunnel è a carico del provider.
Sempre di responsabilità del provider è il controllo dei dati trasferiti via VPN, per questo dovete affidarvi a un provider del quale abbiate totale fiducia. Dovreste verificare che il fornitore del servizio non possa entrare nel vostro traffico o modificarlo, che non registri nulla e che utilizzi protocolli affidabili e un sistema crittografico robusto. Approfondiamo questi aspetti.
Come posso capire se un provider VPN è affidabile?
Come primo passo, meglio cercare servizi presenti da tempo sul mercato, il fatto che un’azienda sia attiva da alcuni anni potrebbe garantire maggiore affidabilità.
Quale protocollo VPN dovrei scegliere?
In questo post abbiamo parlato dei vari protocolli VPN disponibili. Alcuni sono più sicuri di altri, altri ancora magari sono più rapidi, ma non è il caso di enumerare le varie differenze qui. Una cosa è certa: meglio evitare il PPTP (Point-to-Point Tunneling Protocol) e cercate soluzioni basate sul protocollo OpenVPN.
Il PPTP è un protocollo ormai obsoleto e ampiamente considerato poco sicuro. OpenVPN, invece, è un’implementazione VPN relativamente recente, è sicura ed affidabile e soprattutto open source, per cui se ci sono falle nella sicurezza è più facile che vengano individuate.
Devo far caso al numero di nodi di uscita e dove si trovano?
Di solito i provider di VPN offono una serie di nodi di uscita in diversi paesi ma in alcuni casi il nodo di uscita viene scelto di default. Bisogna preoccuparsi? Dipende dal motivo per cui avete deciso di usare una rete VPN.
Se vi affidate a una VPN per avere una maggiore privacy e sicurezza quando utilizzate una rete Wi-Fi gratuita di un bar, qualsiasi nodo di uscita va bene. Se invece volete accedere a un sito Internet o a un servizio non disponibile nel paese dove vi trovate (ad esempio, Facebook o Wikipedia se siete in viaggio in Cina), allora in questo caso avete bisogno di un nodo di uscita in un paese dove possiate avere accesso a questi siti o servizi. A volte potrete aver bisogno di un accesso a un paese specifico, in questo caso dovete assicurarvi che il provider disponga di un nodo di accesso nel paese in questione. Per questo, più server sono disponibili in diversi paesi, meglio è.
Altro dettaglio riguardo l’uso di una VPN per cambiare il paese in cui vi trovate: la selezione automatica non funziona il 99,9% delle volte, nella maggior parte dei casi la VPN seleziona il server geograficamente più vicino, che potrebbe corrispondere al paese dove vi trovate.
E se il provider VPN registra il mio traffico?
Alcuni provider registrano quali siti avete visitato e salvano questo genere d’informazioni. Che a volte sono condivise con terze parti: in pratica viene venduto il vostro profilo per costruire annunci pubblicitari più accurati. Questa cosa vi fa piacere? Crediamo proprio di no.
Quello che dovreste fare (e che in pochi fanno) è leggere prima l’accordo di licenza e prestare attenzione a questi tre aspetti:
- Il provider di VPN registra il vostro traffico?
- Se sì, lo immagazzina da qualche parte?
- Il provider condivide questi dati con qualcun altro?
La scelta più sicura è un provider con non registri nessun tipo di dato.
Quanto dovrebbe costare una buona VPN?
Alcuni provider offrono una connessione VPN gratuita, altri pongono alcuni limiti alla connessione gratuita, altri ancora vi fanno pagare fin dall’inizio. Quale scegliere?
Innanzitutto sapete che praticamente nulla è gratis a questo mondo, e le VPN non fanno eccezione perché sostanzialmente pagate concedendo i vostri dati. Ad esempio, Opera Software adesso offre una VPN gratuita integrata nel browser, ma non è una VPN vera e propria e poi registra i vostri dati di navigazione a scopi pubblicitari. Se avete a cuore la vostra privacy una VPN gratuita non sembra essere la soluzione più adeguata.
Potete installare una versione di prova di una VPN che v’interessa e, se vi piace, potete poi continuare a utilizzarla pagando il servizio. Le versioni di prova servono proprio a questo.
Una soluzione affidabile? Kaspersky Secure Connection
Ora che conoscete i requisiti che dovrebbe avere un provider di VPN, siete in grado di scegliere un prodotto affidabile che soddisfi le vostre esigenze, anche grazie all’aiuto di questa tabella comparativa. Se invece non volete perdere tempo nella ricerca, vi consigliamo la nostra soluzione Kaspersky Secure Connection, integrata in Kaspersky Internet Security e presente anche in altre nostre soluzioni di sicurezza. Ora è disponibile anche come prodotto venduto singolarmente e soddisfa tutti i criteri di cui abbiamo parlato in questo articolo.
- Kaspersky Lab come azienda è nel settore da oltre 20 anni;
- Kaspersky Secure Connection utilizza il protocollo OpenVPN, sicuro ed affidabile;
- Dispone di nodi di uscita in una ventina di paesi. Nella versione a pagamento potrete selezionare il paese attraverso il quale volete accedere ai siti Internet;
- Non registra il vostro traffico. Di nessun tipo;
- Ha costi contenuti, 4,99 euro al mese oppure 29,99 euro all’anno. Esiste anche una versione gratuita con un limite di 200MB di dati al giorno o per un totale di 6GB al mese.
Bisogna ricordare che, al di là che il provider registri o meno il vostro traffico, una rete VPN assicura privacy ma non aninomato. Se siete alla ricerca di quest’ultimo, dovreste rivolgervi a sistemi meno trasparenti come TOR o una combinazione di TOR e VPN. E non dimenticate di gestire adeguatamente le cookie del browser e altre funzionalità simili, che potrebbero annullare l’efficacia della VPN.
Insomma, se avete deciso di voler utilizzare una VPN, provate Kaspersky Secure Connection. Qui troverete la versione di prova.