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Kaspersky Lab pubblica la relazione «Lo spam nel secondo trimestre del 2008»

1 agosto 2008

Nel secondo trimestre del 2008 la percentuale di spam nel traffico e-mail è scesa, rispetto ai primi 3 mesi dell’anno, del 5,5%, attestandosi su una media dell’82,5%. Il picco massimo è stato raggiunto il 9 aprile, con il 93,9%, mentre quello minimo del 64,2% è stato...

Nel secondo trimestre del 2008 la percentuale di spam nel traffico e-mail è scesa, rispetto ai primi 3 mesi dell’anno, del 5,5%, attestandosi su una media dell’82,5%. Il picco massimo è stato raggiunto il 9 aprile, con il 93,9%, mentre quello minimo del 64,2% è stato registrato il 3 maggio. La percentuale di lettere di phishing è stata in media dell’ 1,77%, mentre allegati contenenti malware e link verso siti infetti erano contenuti nello 0,41% dei messaggi e-mail.

Si è avverata la previsione fatta dagli analisti di Kaspersky Lab: a maggio, per la prima volta in svariati anni, si è verificato un calo stagionale degli indici dello spam, il quale nell’ultimo mese di primavera ha raggiunto il 79,1% del traffico e-mail globale (mediamente, fino a maggio lo spam era pari a oltre l’86% del volume di tutte le e-mail in circolazione). A metà giugno la quota dello spam è cresciuta leggermente, ma senza arrivare ai livelli di inizio aprile.

Nella suddivisione tematica dello spam, non sono avvenuti grossi cambiamenti, fatta esclusione dell’ingresso, nella Top 5, della nuova voce “Copie di articoli di lusso”. La pubblicità in inglese di queste copie contraffatte di orologi esisteva da un po’, ma per il Runet (l’Internet di lingua russa) si tratta di una relativa novità. Con la comparsa di questo business in Russia, anche la percentuale dello spam relativo in lingua russa è cresciuta, al punto che nel marzo 2008 abbiamo dovuto inserire nelle categorie in cui si suddivide lo spam, ancora una voce, la quale stando ai risultati del trimestre, ha occupato il terzo posto con l’11,3%. Leader incontrastato, la rubrica «Medicinali e prodotti/servizi per la salute» è rimasta al primo posto, anche se rispetto al trimestre scorso è scesa di 10 punti percentuali fino al 22,7%. Al secondo posto, la sezione «Istruzione» (14,3%), al quarto «Viaggi e vacanze » (9,6%), mentre chiude la Top 5 la pubblicità dei servizi di spam (4,9%).

I risultati del secondo trimestre del 2008 dimostrano come nella guerra allo spam sia iniziato un periodo di relativa calma. I filtri anti-spam sono essenziali per quanto riguarda il grosso del flusso di spam, e gli spammer non sono in grado di proporre nuove soluzioni tecnologiche che eludano la protezione anti-spam, accontentandosi dei mailing esistenti. Proprio per questo, ultimamente, gli spammer intensificano le qualità concorrenziali nel mercato dei servizi di spam, non tanto per quanto riguarda nuovi metodi di raggiro dei filtri, ma piuttosto di ricerca di maggiore qualità nella confezione della pubblicità.

Inoltre, gli spammer familiarizzano sempre di più con i nuovi canali di diffusione della pubblicità. Numerosi sono i forum che ne fanno uso da tempo, e non è più una novità nemmeno lo spam nelle reti sociali. Ora, a ciò si sono aggiunte le applicazioni web di Office (Google docs) e i blog, su cui gli spammer collocano la pubblicità, includendo nel mailing i link ad essa. Anche lo spam in ICQ cresce di molto, con tematiche, si è notato, molto simili a quelle dello spam contenuto nelle e-mail.

Gli spammer fanno spesso uso di servizi appena apparsi. Questo amore per le novità è condizionato non solo dalla loro popolarità presso gli utenti, ma anche dalla scarsa protezione di questi.

Nonostante la relativa stabilità della situazione, lo spam come prima rappresenta una seria minaccia, soprattutto per gli utenti poco attenti. Truffatori di ogni specie, phisher e virus writer hanno saputo utilizzare lo spam per il raggiungimento dei propri scopi. Nel secondo trimestre del 2008 la pubblicità di vari servizi criminali, quali truffe e lettere di phishing, hanno continuato a colpire per la varietà di contenuti. Nello spam è possibile incontrare, ad esempio, lettere in cui si propone di insegnare all’utente l’effrazione della posta e di ICQ, lettere in cui gli spammer cercano con l’inganno di allettare gli utenti al riciclaggio di denaro e, ovviamente, lettere di phishing, con l’aiuto delle quali i truffatori tentano di rubare soldi o dati personali.

Con l’arrivo dell’autunno ci si può aspettare un aumento della presenza dello spam nella posta elettronica. È senza dubbio, che dopo la pausa estiva gli spammer torneranno in azione con nuove forze e riprenderanno le sperimentazioni tecnologiche. Speriamo che i filtri anti-spam proteggano in maniera efficace, come è stato finora, dalla pubblicità indesiderata e ingannevole.


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